Movimento dei residenti del centro del comune di Milano che vogliono poter ritornare a casa senza dover pagare.

venerdì 13 gennaio 2012

Ma perchè la nostra posizione è così difficile da capire?

La rassegna stampa di questa mattina è scoraggiante.

Il primo impulso che abbiamo avuto è stato quello di metterci al computer e sparare veleno anche noi. Sarebbe facile replicare al veleno ricevuto raddoppiandolo con il nostro. L'unico risultato sarebbe quello di morire asfissiati, tutti.

La spinta alla contrapposizione tra chi è dentro e chi è fuori è un tranello in cui i Residenti No Charge non cadranno, mai.

Noi non vogliamo un trattamento di favore e non basiamo la nostra protesta su nessuna ideologia. Noi vogliamo essere uguali a tutti gli altri cittadini milanesi di qualsiasi etnia, provenienza, sesso, religione, orientamento politico e sessuale:

Non vogliamo circolare gratuitamente nell'area C (e ci è permesso)
Vogliamo ritornare a casa nostra senza orologio e telepass (e non ci è permesso).

Non ci stancheremo di ripeterlo.




7 commenti:

  1. ciao a tutti
    è semplicemente ridicolo esser definiti radical chic mi offende, mi indigna e se prima non avevo preso una posizione adesso parteciperò al ricorso al TAR.

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    1. Sono d'accordo firmiamo tutti perchè la Sig.ra Rozza non si può permettere di definirci radical chic: siamo solo RESIDENTI. rossella

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  2. ma poi con che coraggio la simpatica Rozza chiede agevolazioni per i lavoratori che devono venire a lavorare in centro e non li accetta per quelli che vivono in cantro e devono andare a lavorare fuori? solita miopia della solita sinistra "democratica"!!!

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  3. La sig.ra Rozza evidentemente condivide con i rappresentanti del suo partito l'anacronistica idea per cui chi abita in centro e' necessariamente ricco e in grado di pagare gabelle ingiustificate. Sorge spontaneo domandarsi come tali personalità possano comprendere ed affrontare le problematiche di una città complessa come Milano se non capiscono nemmeno che ci sono persone che hanno bisogno di recarsi al lavoro tutti i giorni e STRANAMENTE hanno necessita' di usare la propria auto. Parlando del referendum, come specifica la stessa Rozza i cittadini avevano chiesto un potenziamento di Ecopass, e non la sua cancellazione! Ecopass, bene o male, incentivava all'acquisto di auto poco inquinanti, ma non esiste più. Sentirsi ripetere che questa situazione e' stata voluta dai cittadini sa tanto di presa in giro.

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  4. Certo bisogna essere corretti ma non si può non rispondere perché sembra che le loro tesi siano giuste mentre
    Noi che siamo al confino passiamo per radical chic.

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  5. Risiedo in centro e non sono d'accordo con la vostra posizione, troppo comodo! Che alternativa proponete? eliminare l'area C per i residenti sarebbe discriminatorio comunque e tenersi l'inquinamento non mi sembra il caso. Chiaro che l'area C non risolve il problema, ma è un piccolo passo anche per cambiare mentalità. Non si può protestare senza proporre alternative, l'area C deve stimolarci a pensare a come possiamo organizzarci usando meno l'auto e a quali investimenti possiamo chiedere al comune per facilitarci la vita in questa difficile città!

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  6. Scusate, quello che non capisco è questo: voi vi lamentate perché dovete pagare per tornare a casa vostra, ma pure io che lavoro in centro, come la maggior parte dei milanesi, devo pagare per tornare a casa mia in periferia, sia che venga in centro con i mezzi sia che venga con l'auto. Anzi, se prendo l'auto io pago 5 euro e voi ne pagate 2. Mi sembra che questo dettaglio vi sfugga.

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