Movimento dei residenti del centro del comune di Milano che vogliono poter ritornare a casa senza dover pagare.

15 Gennaio - L'evento

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Corso Genova:



Piazza S. Agostino

 



Porta Romana:


Via Panzeri:



Corso Italia:


Porta Vittoria

Via Turati



Corso Magenta





9 commenti:

  1. Speriamo che la nostra allegra manifestazione serva a qualcosa
    Lissy

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  2. GRAZIE. a. VOI TUTTI
    Gianni

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  3. noi residenti dobbiamo pagare per andare a lavorare , dalla pediatra per i bimbi, a fare la spesa ... il sindaco invece non fa niente ma propio niente per far spostare da piazza castello quei grossi pulman che parcheggiati tutto il gg oltre a non pagare il parcheggio, sono sempre col motore acceso, in inverno per il freddo, d'estate per l'aria condizionata... SINDACOOO!!!!!!!! SVEGLIAMOCIIIIIIIIIIIII!!!!! MA LORO NON INQUINANO?

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  4. in tutte le città in cui c'è una cosiddetta ZTL in centro è normale pagare una quota annuale per entrare se si è residenti muniti di auto. ora è così anche a MI, sinceramente non ci vedo nulla di strano. Considerando poi che tutti, soprattutto i residenti, respirano un po' meno polvere, forse si potrebbe dedicare più tempo alla valutazione degli aspetti positivi. In ogni caso è sempre bello vedere che appena vengono toccati singoli interessi tutti, ma proprio tutti, trovano il coraggio di protestare per qualcosa.

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    1. I residenti non chiedono di barattare un privilegio (meno polveri...non sembrerebbe visto i dati attuali del PM 10) e poter circolare, creando polveri a più non posso, per tutta l'area C, senza pagare alcun pedaggio!)a fronte di € 2 per tornare a casa. Se qualcuno ci avesse ascoltati, la nostra richiesta poteva essere semplicemente di consentirci un varco (quello più prossimo a casa nostra) gratuito, senza limiti di orario, e avremmo rinunciato volentieri a "scorrazzare gratis" per tutta l'area C. Riflettete!!!

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    2. Ma smettiamola con queste sciocchezze!
      Caro il mio anonimo, visto il tono del suo commento posso immaginare che lei sia anche uno dei sostenitori del "ciclismo urbano" che tanto va di moda in certi ambienti.
      E visto che tira in ballo "altre città" (cosa che per altro a noi potrebbe non interessare), perchè non seguire il loro esempio e dotare, ad esempio, i velocipedi di targa?
      Per il codice della strada, infatti, essi sono dei VEICOLI e quindi devono seguirne le regole.
      Invece non mi pare proprio che questo stia accadendo.
      Sarebbe dunque entusiasta, immagino, di munire la sua "biga" di targhetta e magari di pagare anche l' assicurazione! Eh, si, mio caro: allo stato di fatto, se un ciclista causa un incidente o dei danni o peggio causa il ferimento o la morte di qualcuno (e badi bene che è già successo diverse volte!)... CHI PAGA?
      Inoltre, come già detto, i "rambo delle due ruote" dovrebbero attenersi al codice della strada e quindi qualcuno dovrebbe insegnarglielo. Cosa ne dice di un corso aobbligatorio ( a pagamento, s'intende ) al fine di ottenere una "abilitazione o patentino tipo motorino" per poter circolare? Naturalmente non dimentichiamoci le tasse per l'esame e il rilascio del documento!
      Ah, non dimentichiamoci il caschetto e l'abbigliamento specifico, oltre all' acquisto di un mezzo conforme alle prescrizioni di legge, non vorrà mica gravare, in caso di incidente, sulle casse dello stato vero?
      Grazie, mio caro anonimo, lei ci ha aperto un mondo e mi raccomando.... non protestiamo per tutto, soprattutto per i NOSTRI DIRITTI!
      P.S. non so dove lei viva o da quale pianeta venga ma per chi abita in centro è molto più scomodo usare l'auto per "scorrazzare" nel quartierino che usare i mezzi.... non siamo NOI quelli che scorrazzano!!
      saluti

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  5. Salve, sono sempre l'anonimo entusiasta dell'area C.
    Non ho la bicicletta e non sopporto i ciclisti che vanno sul marciapiede (che infatti si chiama marciapiede, non marciabici o marciamoto), per cui da questo punto di vista sfonda una porta aperta. Per altro, questa abitudine a cercare sempre quello che 'altri fanno male' per spostare la discussione su altri argomenti è un'altra di quelle abitudini italiane che capisco poco.
    Ribadisco: il tempo passa e sono sempre più convinto che l'area C sia un'idea molto intelligente. Poche macchine in giro, moltissime quando l'area C viene sospesa. Non credo che il punto sia consentire o no ai residenti di entrare in macchina nell'area C. fermo restando che credo siano giuste agevolazioni per il residente, credo che sia importante far passare l'idea che a Milano non è un diritto inviolabile utilizzare la macchina come e quando si vuole come, appunto, in molte altre città; se a lei non interessa può rimanere chiuso nel recinto della sua area C, io tendo a osservare cosa c'è di buono anche altrove per fare in modo che cambi quello che non va. Non siamo nel medioevo.

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  6. Dalle foto i residenti contro area c sembrerebbero 3 gatti... non fanno una bella impressione visti così. Per una valutazione eque bisognerebbe conoscere il numero totale dei residenti in area C, quello dei residenti favorevoli e quello dei contrari, tenuto conto che la maggioranza dei cittadini milanesi ha approvato l'area C (altrimenti non sarebbe stata fatta).

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  7. Tra i residenti di area C ci sono anziani da accompagnare a fare visite e bambini da portare anche fuori dal "recinto". Quindi, anche se volessimo chiuderci "nel nostro recintro privilegiato" purtroppo non è possibile. Inviterei i tanto smaniosi cittadini che sostengono area C, quei quattro gatti che l'hanno votata , sul totale dei cittadini, non dei votanti, a battersi affinchè tutte le zone di Milano siano precluse al traffico automobilistico e che tutti i cittadini ivi abitanti vengano tassati con 2 euro al giorno quando mettono fuori il muso da casa(badaben ho detto muso non faccia). Allo stato attuale ha fatto bene il consiglio di Stato a sospenderlo e, con il nostro ricorso se ne vedranno delle belle. Hasta la victoria siempre(direbbero i tipici faccia di C.)

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