Movimento dei residenti del centro del comune di Milano che vogliono poter ritornare a casa senza dover pagare.

mercoledì 14 dicembre 2011

La posizione di Pisapia: decisamente ANTI-RESIDENTI

Riportiamo stralci di una risposta del Sindaco Pisapia (dal suo profilo Facebook) ad una residente che si lamenta dell'impatto dell'introduzione della congestion charge sui residenti.
Annegati in blu trovate i nostri commenti.
Per vedere la risposta completa potete accedere al profilo facebook (Giuliano Pisapia Sindaco X Milano)



Gent.le Gigliola,
Con questo provvedimento l’amministrazione sta rispettando uno dei principali impegni presi in campagna elettorale, per il quale, peraltro, era stato chiesto ufficialmente il parere dei cittadini attraverso un referendum consultivo di indirizzo. Nel testo del quesito si chiedeva "l’estensione a tutti gli autoveicoli (esclusi quelli ad emissioni zero) e l’allargamento progressivo fino alla cerchia filoviaria del sistema di accesso a pagamento". La percentuale dei “SI” (79,12%, pari a 373.997 elettori), ha evidenziato la forte volontà dei cittadini nell’andare in questa direzione e, dato particolarmente interessante, la percentuale più alta di “SI” si è registrata proprio nelle sezioni della zona 1 (82,9% dei votanti).
Nessuno dei votanti in centro (che hanno dimostrato di fatto di volere il proprio quartiere meno congestionato) si aspettava che le restrizioni al rientro alle proprie abitazioni valessero anche per i residenti. Se proprio vogliamo dare una lettura manichea al referendum pretendiamo allora che:
- nella Zona C non circolino (se non a pagamento): Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia di stato, Polizia penitenziaria, Ambulanze, Vigili del Fuoco, Portatori di handicap, Autobus, Taxi, Mezzi per la manutezione di parchi e giardini, Pronto intervento ATM, Pronto Intervento A2A (naturalmente 40 ingressi gratuiti e poi 2€ al giorno tramite SMS, magari!)
- la zona C diventi quella compresa nella cerchia filontranviara; vogliamo vedere quanti direbbero: "ma che bella idea pagare per tornare a casa propria!"


È utile anche ricordare che si trattava di referendum “d’indirizzo" e cioè non vincolante sul metodo....
In altre parole: voi siete stati ragionevoli nel votare, perchè mai noi dovremmo esserlo nell'implementare!
....
Queste sono le dovute premesse politiche alla base del ragionamento che ha portato alla definizione dell’Area C. 
Entrando poi nello specifico, vi segnaliamo i dati più importanti sui quali ci siamo basati per la creazione di questo provvedimento....  Altro dato significativo riguarda i residenti di Zona 1: il 50% di essi è uscito dai Bastioni meno di 40 volte in un anno. In quest’ottica i 40 ingressi gratuiti tutelano una fascia molto consistente della cittadinanza della zona. Dati alla mano, dunque, questo aggravio, che alcuni potenzialmente intravedono, non è così generalizzato.
Ma stiamo scherzando? da quando il 50% della campione statistico non è un dato così... generalizzato? Per fare un paragone: i trasgressori della legge sono una quota molto minore del 50% della popolazione, eppure lo stato investe considerevoli risorse per portare tale incidenza il più possibile verso lo zero; perchè? Perchè è giusto eliminare le ingiustizie. Se mutuassimo il ragionamento statistico di Pisapia, il Ministero degli Interni e quello di Grazia e Giustizia potrebbero dire: "stimiamo che i trasgressori della legge sono il 10% della popolazione, essendo una percentuale poco consistente smantelliamo le forze di polizia, il sistema carcerario e chiudiamo i tribunali" 


Direi che di apertura non se ne parla proprio.

1 commento:

  1. Scriviamotutti messaggi a Facebook a Pisapia; la risposta qui riportata è sconfortante;
    ci vuole un'onda forte e alta!
    Alle prossime elezioni se bne accorgerà, ma sarà per noi troppo tardi!

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