E’
la residente che il giorno 17 Gennaio scorso ha avuto il coraggio di dimostrare
la propria contrarietà al fatto di dover pagare per tornare a casa
incatenandosi davanti a Palazzo Marino.
Aveva
deciso poi di sospendere la protesta dopo aver incontrato l’assessore Maran;
"E' venuto qui a parlarmi e la sua
disponibilità mi ha colpito" aveva dichiarato.
Abbiamo
incontrato Rossella e le abbiamo chiesto aggiornamenti.
Cosa proprio non ti va giù di questa Area C?
Ci
sono tantissime cose che non mi vanno bene di Area C ma la cosa che in assoluto
proprio non mi va giù è la privazione della libertà di poter tornare a casa mia
quando voglio !!!
Come si è mossa l'amministrazione in risposta alla tua azione,
perché l'hai sospesa?
Dopo circa 6 ore dall’inizio del mio incatenamento è
venuto a parlarmi di persona l’Assessore Maran. Abbiamo parlato per una
mezz’ora e abbiamo dibattuto sul tema, ciascuno con le proprie idee al
riguardo. L’unica cosa sulla quale ha trovato il mio consenso è che bisogna
iniziare a far qualcosa per migliorare la nostra amata città. Secondo Maran
questo provvedimento darà i suoi frutti migliorando la viabilità del centro e
sarà un primo passo per “educare” i cittadini all’utilizzo dell’auto. Io ho
risposto in modo molto categorico che se questo avverrà non sarà certo dovuto
dai residenti di Area C bensì da un minor afflusso di auto dei non residenti perciò
gli ho detto che ci potremo confrontare dopo un mese circa per verificare chi
dei 2 ha ragione. Maran mi ha anche detto che sicuramente verranno fatte delle
correzioni per i residenti cercando di avvicinarsi il più possibile alle
richieste dei cittadini residenti. A questo proposito mi ha invitato a futuri
incontri di discussioni tra cittadini e amministrazione. Per questo motivo ho
sospeso la mia protesta sottolineando però che la mia fiducia data
all’amministrazione è temporanea e “con riserva”. Se nell’arco di un mese/mese
e mezzo non verranno attuate modifiche sostanziali per i residenti io
continuerò la mia protesta.
Cosa ti aspetti ora?
Proprio
ieri ho chiamato la segretaria dell’Assessore Maran che mi ha detto che non
sono previsti futuri incontri e, come temevo, tutto è rimasto assolutamente
identico a prima della mia iniziativa: bisogna fare qualcosa !
Fino
ad oggi ho sperato che l’amministrazione comunale prendesse considerazione
l’idea di far entrare gratuitamente i residenti almeno dai varchi in prossimità
della propria abitazione (con la tecnologia attuale non è assolutamente
complicato attuarlo). Purtroppo la dichiarazione di confronto è rimasta solo
una promessa, confido che il TAR colga l’aspetto discriminatorio della delibera
di AreaC rispetto a noi residenti.
Buongiorno a tutti. Io credo che qualche segnale bisognerebbe mandarlo al comune perchè tutti si aspettano/augurano che ci stiamo rassegnando al destino di residente confinato. Un sit-in con catene di più persone o qualsiasi altra iniziativa per ricordare che stiamo aspettando una risposta a fronte di un'ingiustizia. So che c'è il ricorso al TAR e questo rende più difficile e delicato muoversi ma il rischio più grosso è passare nel dimenticatoio e lasciar pensare che la situazione sia superata. Un saluto Carla
RispondiEliminaCara Carla sono d'accordo con te...non abbassiamo la guardia!
RispondiEliminaAnzi, cominciamo a studiare anche forme alternative per fare valere i nostri diritti!
Antonio
Mi associo a Carla nel sostenere che, a prescindere dall'esito,non scontato a nostro favore, del ricorso al Tar, credo che non si debba lasciar cadere l'attenzione su di noi e sulle nostre ragionevoli richieste. Utile divulgare l'analisi perfetta del nostro portavoce che illustra come l'impatto dei residenti sia si ben poca cosa, ma di grande valore quale consenso verso la giunta. Credo questa sia la strada da seguire: far capire che farebbero una gran bella figura a livello di consenso ad un prezzo relativamente irrisorio (tanto i loro sondaggi già dicono che i residenti passano pochissimo dai varchi!)
RispondiEliminaDirei che il punto di svolta in uno modo o nell'altro sarà l'esito del ricorso. Se dovesse andare male sarà importante far capire al comune che i residenti non si arrenderanno comunque a questa discriminazione, e continueranno a farsi sentire.
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