Movimento dei residenti del centro del comune di Milano che vogliono poter ritornare a casa senza dover pagare.

venerdì 27 gennaio 2012

Perché far pagare i residenti sarà la tomba del referendum per ridurre traffico e smog.


Sottotitolo: Perché i residenti dei bastioni saranno gli unici a pagare per tornare a casa.

Entriamo un po’ nel merito dei fondamentali di AreaC, del quesito referendario e della possibile evoluzione dello stato di residente-confinato.


Entriamo un po’ nel merito dei razionali di AreaC, del quesito referendario e della possibile evoluzione dello stato di residente-confinato.

Non stiamo a ribadire l’inadeguatezza rispetto all’obbiettivo e l’aspetto discriminatorio della decisione di far pagare i residenti per l’accesso in AreaC (tutto il nostro movimento si fonda su questi due aspetti) ma cerchiamo di ragionare in modo pragmatico e propositivo delle possibili evoluzioni della cosa.

L’amministrazione comunale ci sta dicendo in lungo e in largo che tutto ciò ce lo siamo voluti noi, grazie alla nostra scelta consapevole in sede referendaria. Premesso che la lettura che la gran parte di noi ha dato al quesito riteneva (per logica, non perché c’era scritto) da escludersi i residenti, andiamo un po’ oltre e guardiamo ai prossimi passi.

Se i Milanesi (residenti all’interno della cerchia o meno) hanno detto si al quesito referendario, e questo permette alla coscienza politica di discriminare i residenti rispetto ai concittadini, allora è giusto pretendere che Area C venga allargata come da referendum: alla cerchia Ferroviaria e per tutti gli autoveicoli. Ripetiamo: se le nostre ragioni da residenti non valgono per difendere un diritto (in nome del referendum), noi Milanesi dobbiamo pretendere lo stesso cieco rigore nell’applicare gli esiti referendari stessi, tuot court.

Quindi il legislatore comunale si vedrà costretto ad allargare il confine di Area C (che attualmente ha un raggio di circa 1.7km, un perimetro di circa 11km e una superficie di circa 9km2) fino a raggiungere un’estensione di (stimiamo) circa 55km2 (raggio circa 4,5 km e perimetro 26km). Convincere una popolazione che verrà moltiplicata di dieci volte di passare dallo stato di Non-Residente-che-non-paga-per-tornare-a-casa-e-che-dice-è-giusto-che-i-Residenti-(ricchi)-paghino, allo stato di Residente-pagante è uno sforzo titanico e, in vista di elezioni, sconveniente. Quindi si deciderà di dire:
1)      abbiamo sperimentato abbastanza: la ZTL Area C rimane questa (perpetrando per i secoli la discriminazione), oppure
2)      abbiamo sperimentato abbastanza, il progetto AreaC va alle ortiche (che sicuramente sarà anche il cavallo di battaglia delle opposizioni).

Morale: in un caso o nell’altro il referendum (arma suprema di difesa della giustizia della delibera) verrà disatteso e con esso le speranze della maggioranza che ha detto si.

1 commento:

  1. Quella del referendum è stata una scorrettezza bella e buona: ero ai seggi, un seggio anche pittosto numeroso,e vi assicuro che (non esagero!) l' 80% degli elettori non era neanche a conoscenza dei quesiti circoscrizionali (giornali e mezzi di informazione ne hanno parlato poco o niente).
    Basiti ci guardavano e chiedevano il perchè di 9 schede, e anche leggendo i soliti papiri stampati sulle schede per capire i quesiti( ben pochi lo fanno) erano molto ingannevoli.
    Chi di noi leggendo" vuoi aumentare il verde , la viabilità, le piste ciclabili, velocizzare i bezzi pubblici..bla bla bla non avrebbe votato SI? Peccato che in fondo solo come ultima frase estendendo il pagamento ..
    Molti (superficiali loro per carità!) hanno votato trascinati dall' onda del SI dei referendum nazionali senza sapere per che cosa votavano realmente

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